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"Vincenzo Florio"

La Targa Florio è la corsa automobilistica più antiche del mondo.

La Targa Florio è l’evento che come nessun altra realtà vive nei propri luoghi con la sua gente. Un rapporto di scambio continuo con la sua terra quello che la Targa Florio ha vissuto da sempre, offrendo tanto ma sapendo anche cogliere, facendolo conoscere al mondo, quello che la Sicilia sa dare di meglio.

Vivere la "Targa" significa anche assistere ad un evento sportivo esclusivo, ma non solo, vuol dire immergersi nei luoghi, nei colori, nei profumi, nella storia, nella tradizione di una terra unica che ha elevato l’ospitalità a culto. E’ questa l’irripetibile atmosfera in cui dal 1906 si rinnova l’attesa di un evento che nel momento del suo svolgimento esprime il massimo dell’energia, con lo spettacolo delle sfide che come in passato, ad ogni edizione scrivono importanti pagine della storia dell’automobilismo sportivo.

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I luoghi

Palermo

Una visita a Palermo è come un viaggio sulla macchina del tempo: testimonianze fenicie, bizantine, arabonormanne, spagnole, scorreranno davanti ai vostri occhi, in un intrecciarsi unico e prezioso. C’è la Palermo della storia, iniziata con la dominazione dei Fenici nel VIII secolo avanti Cristo, passata poi in mano ai greci, ai romani, agli arabi. C’è la Palermo delle tradizioni, come il culto di Santa Rosalia, le cui reliquie sono custodite nella cattedrale e la Palermo dei monumenti e c’è la Palermo delle istituzioni, il capoluogo siciliano è sede del Governo dell’isola, degli uffici e degli assessorati regionali ed è sede del parlamento siciliano, l’Ars, il più antico parlamento d’Europa che ha sede a Palazzo dei Normanni.

Campofelice di Roccella

E’ tra le più apprezzate destinazioni balneari della costa settentrionale della Sicilia, non distante da Palermo, a circa metà strada dalle importanti località di Termini Imerese e Cefalù. La cittadina si trova in posizione rialzata sulla costa, e già al tempo degli insediamenti greci di Himera (da cui il termine Imerese) il sito era considerato di importanza strategica. Probabilmente la sua posizione al termine dei contrafforti delle Madonie e la creazione di una fortificazione costiera, la resero interessante anche durante la dominazione araba, normanna, sveva ed aragonese. Oggi Campofelice si candida come città balneare, in grado di offrire un lungo sviluppo di spiagge che s'affaccia sul golfo di Termini, e un retroterra ricco di natura e montagne, dove scoprire l'inesauribile patrimonio storico ed artistico della Sicilia dimenticata.

Cefalù

Detta a ragione “la perla del Tirreno”, deriva il suo nome dall'antico Kephaloìdion, che significa "piccola testa", per via dell'inconfondibile sagoma del promontorio proteso nel Tirreno, ai cui piedi si distende una delle più pittoresche località siciliane, per posizione e bellezze artistiche. La città è divisa in due da corso Ruggero, risale al V se. a.C. e forse ricalca un abitato preistorico, di cui restano tracce nelle grotte dei dintorni e nelle mura megalitiche. Sulla sommità della rupe, i resti del tempio di Diana, nel corso dei secoli la città ebbe un ruolo primario nelle vicende politiche del Mediterraneo, fino a divenire caposaldo dell'islamismo in Sicilia, ma nel tessuto urbano saranno i Normanni a lasciare l'impronta più duratura.

Collesano

E’ uno dei comuni il cui nome è sinonimo di Targa Florio. Non a caso nel comune “porta delle Madonie” da oltre 10 anni è stato attivato il Museo della Targa Florio. Nella struttura, tutti gli appassionati possono esplorare all’interno del Museo molte immagini inedite (sono ben 170 le foto provenienti dai più rinomati studi fotografici palermitani); documenti e svariati oggetti tra cui: la Targa Vincenzo Florio in oro e smalto del 1906, quella in bronzo del 1920 nonché quella del 1965 donata al Museo da Nino Vaccarella; cartoline commemorative; i caschi di Elford, Hezemans, Giunti, Scarfiotti e Moreschi; ma ancora: le tute di Vaccarella, Facetti, Maria Teresa de Filippis, Starrabba di Giardinelli e Biscaldi; e in ultimo la tuta, i guanti e gli occhiali di Pietro Taruffi più tanti altri oggetti che immettono gli appassionati in quello straordinario e unico contesto quale quello della Targa Florio.

Gratteri

Nel cuore del Parco delle Madonie, adagiata su Pizzo di Pilo, sorge Gratteri. I primi insediamenti risalgono alla preistoria (fra l’età del bronzo e l’inizio dell’età del ferro), l’impianto urbano sembrerebbe di origine araba ma le prime notizie certe della sua fondazione sono datate 1112, con Guglielmo da Gratteri, primo signore del paese. I feudatari che più a lungo governarono su Gratteri furono i Ventimiglia, dal 1263 fino al 1832, tranne un periodo di dominazione angioina. Patrono del paese è San Giacomo che si festeggia il 9 settembre. Particolarmente sentita è anche la processione del Venerdì santo, chiamata “ ‘a Sulità” perché i membri delle varie congregazioni sfilano lungo le vie del paese ad una certa distanza gli uni dagli altri. Fra le celebrazioni religiose anche la processione delle SS Spine (prima domenica di maggio) e le “Luminarie di San Giuseppe”.

Lascari

La storia: Il paese nasce in epoca relativamente recente. Nel 1693 un gruppo di contadini si spostò dal paese di origine (Gratteri) verso l'attuale zona di Lascari; precisamente in contrada "Li Grutti" (chiamata così per la presenza considerevole di grotte in pietra arenaria).o sviluppo fisiologico della comunità richiese un intervento da parte delle istituzioni pubbliche. Il Vescovo di Cefalù e Il Principe di Ventimiglia, Signore di Gratteri decisero di agevolare la partecipazione alla messa domenicale dei coloni gratteresi assegnando alla nuova comunità un cappellano e una rendita. Nacque in questo modo, a circa 400 metri dall'attuale centro urbano, la chiesa di Santa Eufemia (dedicata alla Santa per onorare il nome della figlia del Principe) che divenne ben presto fulcro della vita della comunità.

Termini Imerese.

E' facile arrivare in un piccolo angolo del Mediterraneo che sorge ai piedi di un monte e scivola fino al mare e qui muoversi alla scoperta di odori e sapori della tradizionale cucina locale. Tutto rende naturale il lasciarsi coccolare dalle calde acque termali, in lussuose suite, dall'accogliente ospitalità della comunità di questa meravigliosa terra, palcoscenico di antiche battaglie ma aperta al futuro, che offre la possibilità di assaporare l'unicità del clima culturale fatto di storia vera, pittoresche tradizioni allegoriche e antiche credenze. Tutto questo è Termini Imerese. Sullo sfondo di questo scenario fantastico e lussureggiante, in cui è possibile partecipare alla bellezza dell'ombra degli ulivi e del tramonto che dal mare riflette la sua calda luce in ogni angolo di verde e sulle vele dei numerosi natanti, lasciarsi travolgere l'anima dalla seducente e pittoresca forza del creato sarà semplicemente sorprendente