MOTOR CULT TV su Targa Florio Historic Speed
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MOTOR CULT TV

Riproponiamo questo grande servizio di MOTOR CULT TV su Targa Florio Historic Speed. Gia' al lavoro per la prossima edizione !!


Nel giorno della 100.ma edizione della Targa Florio finalmente Floriopoli è tornata a vivere, pulsare, rombare.
Il simulacro del glorioso circuito che fu ha richiamato ancora una volta in Sicilia il gotha del motorismo, per una rievocazione degna del blasone di un nome ormai leggendario.

Rimandando le lancette indietro nel tempo, i siciliani si sono così riversati a migliaia sulle strade delle Madonie, per porgere il loro affettuoso saluto ai propri beniamini: Elford, Merzario, De Adamich, Munari, Nanni Galli, Ickx, Van Lennep, Linge, Facetti nonchè l’attuale boss della Red Bull Racing, Helmut Marko. Su tutti, idolo dei siciliani: Nino Vaccarella. Per lui passerella d’onore lungo i pochi km che separano la partenza dall’abitato di Cerda, uno dei più caratteristici tratti di questo incredibile tracciato.

C’è spazio e gloria anche per Ciccio di Cefalù, il celebre calzolaio dei piloti, tuttora amatissimo dagli appassionati e dai suoi illustri clienti “dal piede pesante”. Non a caso almeno la metà dei protagonisti calzava le sue celebri Racing Shoes…
Oggi, i 72 Km del piccolo delle Madonie sono in gran parte resi inagibili dal dissesto idrogeologico e grande è il rimpianto per non poter rivedere in azione questi eroi sopravvissuti e i loro fantastici bolidi, a pennellare come un tempo le mille curve di questo circuito, simbolo di un’epoca che ormai non c’è più.

Mentre a Floriopoli si chiudeva la festa, la corsa più antica del mondo, sia pure ormai sotto forma di tradizionale rally, continua la sua epopea. E a poca distanza da questa straordinario vento di passione, altri protagonisti si contendevano il trofeo ancora oggi più ambito: quella celebre Targa in ottone voluta da Vincenzo Florio nel lontano 1906. E a inserire i propri nomi nell’edizione 100 della Targa sono stati, ancora una volta, Paolo Andreucci e Anna Andreussi, gli alfieri della Peugeot Italia e la loro fedele 208 T16 R5.
Ma questa è già un’altra storia